Opera

titolo

La Porta San Gallo e il ponte sul Mugnone a Firenze

descrizione

Veduta parziale di città. Fiume con argine e ponte a più arcate con un rostro su un pilone, in primo piano edificio a più corpi, in secondo piano mura con merlatura sommitale e porta cittadina con ballatoio merlato con beccatelli, e aperture nella copertura. Figure.

datazione

XVI sec., agosto 1527

tecnica

matita rossa

supporto

carta grezza

misure

165 x 260

iscrizione

in alto a destra a penna in grafia ottocentesca: "32", in basso a sinistra a matita in grafia ottocentesca: "44"

collocazione

Firenze, GDSU, 32 P

provenienza

Fondo Mediceo Lorenese, Reale Galleria degli Uffizi

bibliografia

L'Officina della Maniera. Varietà e fierezza nell’arte fiorentina del Cinquecento fra le due repubbliche 1494 – 1530, catalogo della mostra a cura di A. Natali, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1996-1997, Firenze, Marsilio, 1996, p. 388 cat. 146b (M. Sframeli)

note

L'edificio in primo piano è il convento di San Gallo che venne distrutto nel 1529 per i lavori di rinforzo alle difese cittadine in vista dell'assedio del 1529. La porta è raffigurata nel suo aspetto antico, prima che nel 1529 venisse capitozzata e dotata di una apertura coperta da tettoia per proteggere i cannoni. Il fossato difensivo venne colmato nel XVIII secolo in occasione della sistemazione della piazza per l'arrivo doi Pietro Leopoldo di Lorena. In quell'occasione il corso del Mugnone fu deviato e assunse il corso attuale. Fa parte di un gruppo omogeneo di circa 40 disegni di paesaggio, alcuni con iscrizioni che indicano la località, altri identificati in questa sede: nel database sono presenti i 14 disegni di luoghi certi. La data è iscritta dall'autore su due disegni del gruppo, 12 P e 1314 E (presenti nel database). Per il complesso problema attributivo del gruppo (Andrea del Sarto, Bachiacca, Maestro dei Paesaggi Kress) si veda D. Cordellier, (Homage à Andrea del Sarto, catalogo della mostra, Musée du Louvre, Parigi, 1986-1987, pp. 96-98, cat. 70), che preferisce lasciare l'autore nell'anonimato, e Vera Silvani (1991-1992) che lo identifica invece come Antonio di Donnino del Mazziere, identificazione accettata da M. Sframeli (in L'Officina della Maniera, catalogo della mostra a cura di A. Natali, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1996-1997, p. 272, cat. 92).


Autori

Maestro del 1527

Antonio di Donnino del Mazziere attr.

Luogo