Opera

titolo

Il Palazzo dei Tegliacci, con due figure e grande cartiglio con iscrizione

descrizione

Paesaggio collinare con villa fortificata con mura, merlatura sommitale, torre merlata, con beccatelli; casa colonica con tetto a doppia falda e grande comignolo, spalletta di ponte. Albero. Figure.

datazione

XVI sec., 1527, 30 agosto

tecnica

matita rossa

supporto

carta grezza

misure

271 x 205

iscrizione

Al centro a matita rossa in grafia antica: "paese e palazo detegiaci"; al centro a matita rossa in grafia antica: "Questo Libro sichomincio / adi 30 dagosto 1527"; in alto a destra a matita rossa in grafia antica: "6"; sul verso al centro a matita nera in grafia ottocentesca: "3".

collocazione

Firenze, GDSU, 1314 E

provenienza

Fondo Mediceo Lorenese, Reale Galleria degli Uffizi

bibliografia

V. Silvani, Il pittore Antonio di Donnino del Mazziere, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia,1991-1992.

note

Il luogo rappresento è stato identificato in questa sede: rappresenta la villa del Salviatino presso la frazione di Maiano. In origine una fattoria, nel 1427 I Baldesi la vendettero ai Bardi che la ricostruirono, nel 1447 passò a Giovanni di Niccolò Tegliacci, dal quale prese il nome di "Palagio de Tegliacci", mantenuto anche quando passò agli Orsini di Pitigliano, ai Rucellai, nel 1517 ai Del Borgo e nel 1531 ai Salviati, che la fece ricostruire: dai Salviati prese il nome di "Salviatino" per distinguerla dalla più grande villa Salviati su via Bolognese (notizie tratte da G. Carocci, I Dintorni di Firenze, 1881, I, p. 74-75). Nell'800 e nel '900 la villa è stata ancora profondamente rimaneggiata. Nel 1527, data del disegno, aveva ancora l'apetto conferito dai Bardi. Il foglio fa parte di un gruppo omogeneo di circa 40 disegni di paesaggio, alcuni con iscrizioni che indicano la località, altri identificati in questa sede: nel database sono presenti i 14 disegni di luoghi certi. Per il complesso problema attributivo del gruppo (Andrea del Sarto, Bachiacca, Maestro dei Paesaggi Kress) si veda D. Cordellier, (Homage à Andrea del Sarto, catalogo della mostra, Musée du Louvre, Parigi, 1986-1987, pp. 96-98, cat. 70), che preferisce lasciare l'autore nell'anonimato, e Vera Silvani (1991-1992) che lo identifica invece come Antonio di Donnino del Mazziere, identificazione accettata da M. Sframeli (in L'Officina della Maniera, catalogo della mostra a cura di A. Natali, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1996-1997, p. 272, cat. 92). Il disegno 1359 E (attribuito a "cerchia di Andrea del Sarto,1985" da A.M. Petrioli Tofani, con iscrizione sul montaggio) ha lo stesse soggetto, tecnica e carta ma è tracciato più velocemente e si direbbe una copia.


Autori

Maestro del 1527

Antonio di Donnino del Mazziere attr.

Luogo