Mappa della Valdichiana
Veduta collinare. Sistema collinare digradante, pianura, fiume con affluente, palude. Città cinta da mura, borgo.
1503- 04 ca.
penna, acquerelli colorati, tempera, matita nera
carta bianca
338 x 488
Per una trascrizione dei 308 toponimi indicati nella mappa si veda il catalogo della mostra "Leonardo genio e cartografo", 2003, pp.338-340 (dove è riportato un numero di inventario del disegno sbagliato), tratti da M. Baratta 1941.
Windsor Castle, Royal Library, n. 12278 r
F. Melzi; P. Leoni (ca.1582-90); T. Howard di Arundel (1630); Re Carlo II, passato nella Royal Collection nel 1690.
Starnazzi, Leonardo cartografo, Istituito Geografico Militare, Firenze, 2003, pp. 47 e 66.; Leonardo genio e cartografo. La rappresentazione del territorio tra scienza e arte, catalogo della mostra a c. di A. Cantile, Istituto Geografico Militare, Firenze, 2003, pp. 366-367 n. IV.8 (M. Clayton)
Per le notizie su questa carta si rimanda a Clayton (2003 in Leonardo genio e cartografo) e Starnazzi (2003): la mappa raffigura la Valdichiana vista da ovest (il nord è a sinistra); al centro è la grande palude formata dalle esondazioni del fiume Chiana, vi si vedono le città di Arezzo in alto a sinistra, Cortona in alto al centro, Perugia in alto a destra, Siena in basso al centro e tutti i borghi compresi nell'area; i fiumi Arno, Tevere e i loro affluenti, i cui nomi sono seguiti dalla sigla FL (flumen), i rilievi del Pratomagno, il monte Falterona, il lago Trasimeno e parte del lago di Bolsena, tutto il sistema montuoso e idrografico. Nella parte bassa a destra Volterra, il lago di Bolsena e il Mar Tirreno sono inclusi con una certa forzatura. La mappa è accuratamente colorata e la visione mescola la prospettiva a volo d'uccello delle città e in parte dei rilievi e la visione in pianta dei corsi d'acqua, così che la lettura risulta facile e l'effetto si avvicina a quello della veduta. La colorazione e le scritte tracciate da sinistra a destra indicano che questa mappa era destinata alla visione da parte di un'autorità, secondo Starnazzi (2003) essa potrebbe avere avuto un "carattere plurivalente", forse tracciata per scopi militari quando Leonardo era al seguito di Cesare Borgia, nel 1502-03, poi destinata alla Repubblica fiorentina nel 1503-1504 in vista di opere di bonifica, o anche forse utlizzata intorno al 1515 in occasione della ripresa del progetto di prosciugamento della palude. Questo disegno fu preceduto da uno studio non colorato anch'esso a Windors (n. 12682), presente nel database.