Il borgo di Pratieghi
Paesaggio collinare. Collina, monte, bosco, edifici rurali, covone, viottolo, rovine, fiume, alberi decidui, figure, animali (cavallo).
sec. XVII,1616
penna, inchiostro acquerellato su traccia a matita nera
carta bianca
218 x 361
In alto al centro a penna in grafia antica: "Pratieghi", a destra a penna stessa grafia: "M. Corniano" o "Cornano"; in basso a sinistra a penna, grafia antica: "CR" e "1616"
Londra, British Museum, Department of Prints and Drawings, 1955,0117.1
H. Wellesley, D. Kelly, donato da M.H.Calmann 1954
Landscape in Italy. Drawings of the 16th & 17th centuries, Department of Prints and Drawings, British Museum, London, 1984, cat. 17 (s.p.).
Nel disegno è raffigurato Pratieghi, nel comune di Badia Tedalda. Nel disegno è ben visibile il grande bosco, oggi sede dell' "Area naturale protetta di interesse locale Nuclei di Taxus Baccata" perchè uno dei pochi luoghi in toscana dove cresce il tasso. Presso Pratieghi scorre il fiume Marecchia, raffigurato nel disegno. Sullo sfondo in corrispondenza di una cima è il indicato il nome "Corniano" o "Cornano", che si riferisce al luogo dove oggi sono i resti della prima Abbazia Camaldolese di Selvamonda, presso il castello di Cornano (oggi ruderi), nota anche come Badia di Cornano, sul Pratomagno, nel comune di Castel Focognano. Oltre a questo disegno, Cantagallina ha tracciato una veduta di Pratieghi con la Pieve, datato 15 luglio 1616. Repetti (Dizionario geografico fisico storico della Toscana, contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, Firenze, 1833-1845, IV, p. 635) così descrive la posizione di Pratiegi: "Risiede in un monte elevato posto fra le balze orientali del Poggio della Zucca e quelle del poggio de’ Tre Vescovi in mezzo alle sorgenti del fiume Marecchia, lungo la strada mulattiera che dalle Balze del Tevere guida per Pratieghi alla Pieve S. Stefano".