Ospizio di Santa Maria Maddalena alle Caldine visto da sud; una fattoria
Paesaggio con edificio religioso. Convento con edifici annessi sulla sinistra e loggia con copertura a doppia falda sulla destra, campanile a vela, portico antistante, area recintata da palizzata, sulla sinistra padiglione con tetto vegetale, cespuglio, albero deciduo, albero sempreverde, figure e animali.
XVI sec., 1514-1516
penna
carta bianca
281 x 216
Northampton (Mass), Smith College Museum of Art, 1957:59
Fra' Paolino da Pistoia, Suor Plautilla Nelli, Cavalier F.M.N. Gabburri, W. Kent, sconosciuto collezionista Irlandese, Sotheby's 1957
C. Fischer, Fra' Bartolommeos’s Landscape Drawings, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz”, 33, 1989, pp. 1989, pp. 310, 313, 337 n. 34; C. Gronau, Catalogue of Drawings of Landscapes and Trees by Fra Bartolomeo, Sotheby and Co., 20th November 1957, p. VIII, lotto 8.
L'identificazione è di C. Gronau (1957). L'Ospizio era destinato a dare accoglienza ai frati in viaggio. La datazione negli anni finali dell'attività di Fra' Bartolomeo è stata proposta da C. Fischer (1989, p. 313) in considerazione del fatto che il frate nei suoi viaggi dovette essere spesso ospite dell'Ospizio, di pertinenza del convento di San Marco, e che vi eseguì alcuni affreschi negli anni tardi, tra cui un "Noli me Tangere" nel 1516. Il disegno mostra l'aspetto originale dell'ospizio prima che negli anni '50 del XX secolo venisse demolita metà del loggiato. Fra' Bartolomeo tracciò anche il disegno di un capitello ionico dell'Ospizio, il capitello fu ritagliato da un collezionista (forse Mariette) e incollato su un disegno oggi a Vienna, Albertina, inv. 17.577 con "fattorie e monaci". L'Immagine dell'Ospizio delle Caldine fu replicata dal Frate anche in un altro disegno dove l'ambientazione tra enormi rocce, incassato in una grotta, è di fantasia (Vienna, Albertina, inv. 270). Sullo stesso foglio, ma ruotato completamente, è raffigurata una fattoria.