Lungarno del Pignone
Paeaggio fluviale. Fiume, sponde nude, bosco, albero deciduo, capanna, sullo sfondo ponte, città, torre; figure.
XVII sec., I metà.
penna e inchiostro acquerellato
carta bianca, controfondato
85 x 185
sul recto in basso a sinistra a penna in grafia antica: "159", in alto a sinistra: "147"; sul verso a matita in grafia ottocentesca: "Firenze veduta dal Pignone""
Firenze, GDSU, 147 P
Fondo Mediceo Lorenese, Reale Galleria degli Uffizi
F. Marçais, Baccio del Bianco à Livourne : de l’esquisse à l’oeuvre, in Journal de la Renaissance, VI, 2008, p. 221; S. Blasio in M. Gregori - S. Blasio, Firenze nella pittura e nel disegno dal Trecento al Settecento, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale,1994, pp. 129-130.
Come nota Silvia Blasio (1994), l'autore adotta un punto di vista nuovo (ripreso nel XVIII secolo da Van Wittel e Zocchi) e dedica una parte ampia della veduta alla zona campestre fuori dalla cerchia muraria e dalla Porta di San Frediano; da sinistra si vedono il Campanile di Ognissanti, i mulini della Vaga Loggia, il tiratoio presso piazza dei Giudici, e due arcate del ponte alla Carraia.