Opera

titolo

La porchereccia di Colle Mezzano

descrizione

Paesaggio rurale, porcile, capanna, radura, albero, figure.

datazione

XVII sec.

tecnica

penna

supporto

carta bianca incollata su carta marroncina

misure

180 x 260

iscrizione

in alto a sinistra a penna in grafia antica: "La Porchereccia di colle mezzano nella stessa Fatto.[r]ia"

collocazione

Firenze, GDSU, 5879 S

provenienza

Santarelli

bibliografia

Livorno e Pisa: due cittàe un territorio nella politica dei Medici: Pisa e "contado": una città e il suo territorio nella Toscana dei Medici, catalogo della mostra, Pisa, ed. Nistri Lischi, Pisa, 1980, p. 86 n. AVb)4 (A.M. Pult Quaglia)

note

Riferito al Santini in questa sede. Sul montaggio a destra in basso a inchiostro rosso in grafia del Santarelli: "5879". Colle Mezzano è una località tra il comune di Riparbella e l'attuale comune di Cecina: vi si trovava la fattoria chiamata "della Cecina" o "di Colle mezzano", alla quale allude l'iscrizione sul disegno, già di proprietà medicea al tempo di Cosimo il Vecchio. Nel 1639 una relazione documenta la scarsa messa a colutura dei terreni della fattoria, per lo pù lasciati a pascolo. Il disegno raffigura i porcili della fattoria, che ospitavano varie centinaia di suini ed erano piuttosto distanti dalla casa principale, e documenta i terreni incolti della macchia dove sorgevano (per tutte le notizi si rimanda alla schdea nel catalogo Livorno e Pisa, Pisa, 1980, p. 86, di A.M. Pult Quaglia). Il foglio è catalogato come Callot, ma l'autore è lo stesso del disegno con la "Fattoria alla Cecina", presente nel database, attribuito a Bazzicaluva (L. Monaci li ha ricongiunti e assegnati a Bazzicaluva, cfr. Pult Quaglia 1980, p. 86 n. A.V.B.)4. Si propone in questa sede l'attribuzione di entrambi a Giuseppe Santini. .


Autori

Giuseppe Santini

Ercole Bazzicaluva attr.

Jacques Callot attr.

Luogo