Fattoria fortificata "alla Cecina"
Paesaggio rurale con fattoria fortificata, torre angolare mozza, muro a scarpa, tetto a falda doppia, comignolo, pozzo, area recintata, figura, animali (buoi).
XVII sec.
penna
carta bianca
180 x 255
in alto a sinistra a penna in grafia antica: "Palazzo alla Cecina Fattoria di S.A.S. nella Maremma di Pisa"
Firenze, GDSU, 95111
dono
Livorno e Pisa: due città e un territorio nella politica dei Medici: Pisa e "contado": una città e il suo territorio nella Toscana dei Medici, catalogo della mostra, Pisa, ed. Nistri Lischi, Pisa, 1980, p. 86 n. AVb)3 (A.M. Pult Quaglia)
Il disegno è stato riferito al Santini in questa sede. La fattoria era chiamata "della Cecina" o "di Colle Mezzano", in riferimento alla Valle del fiume Cecina e al Colle Mezzano nel comune di Riparbella, dove si trovava. Era già di proprietà medicea al tempo di Cosimo il Vecchio. Nel 1639 una relazione documenta la scarsa messa a coltura dei terreni, per lo più lasciati a pascolo (per queste notizie si veda il catalogo della mostra: Livorno e Pisa,1980, p. 86, scheda di A.M. Pult Quaglia). Nella zona esiste una fattoria "di Collemezzano", molto ricostruita e non identificabile con certezza. La Maremma Pisana (ricordata nell'iscrizione) comprendeva la costa, il retroterra pianeggiante e la zona collinare da Rosignano Marittimo al confine con la provincia di Grosseto. Zona centrale della Maremma Pisana era la Val di Cecina. Il borgo attuale chiamato Cecina ebbe origine dalla fortezza fatta erigere da Ferdinando I intorno al 1590 per l'amministrazione di quelle terre, detta "Il Fitto", distrutta dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. L'autore di questo foglio, presentato nella mostra del 1980 come di Bazzicaluva e attualmente catalogato come Cantagallina, è lo stesso del disegno con "Paesaggio rurale a Colle Mezzano", ascritto nel catalogo del GDSU a Jacques Callot e poi a Bazzicaluva: si propone in questa sede di riferire entrambi a Giuseppe Santini.